Il re della suspense: Intervista immaginaria ad Alfred Hitchcock

Il re della suspense: Intervista immaginaria ad Alfred Hitchcock

Il re della suspense

Intervista immaginaria ad Alfred Hitchcock

Dopo aver affrontato in classe il genere giallo e aver visto il film La finestra sul cortile, abbiamo pensato di immaginarci un’intervista al celebre regista Alfred Hitchcock.

Signor Hitchcock, dove è nato?

Sono nato a Leytonstone, nei pressi di Londra, nel 1899.

Lei è famoso per i suoi film polizieschi, eppure lei ha paura dei poliziotti. Da dove è nata questa paura?

Quando avevo cinque anni, per una mia bricconata, mio padre, d’accordo con il poliziotto di quartiere, mi fece rinchiudere in cella per dieci minuti. Rimasi sconvolto.

Qual è il primo film che ha diretto?

Il giardino del piacere, ma il film che mi affermò come regista fu Il pensionante, che uscì nelle sale nel 1926. Per questo film presi spunto dalla storia di Jack lo squartatore.

Quanti film ha diretto in tutto?

Più di cinquanta. Di questi i più famosi sono quelli del periodo statunitense, cioè diretti e realizzati negli Stati Uniti.

E quanti oscar ha vinto?

Con i miei film, sono stato candidato cinque volte all’oscar, come miglior regista, ma ho vinto soltanto un premio, il premio alla memoria Irving G. Thalberg, nel 1968

Recentemente la nostra classe ha visto un suo film,La finestra sul cortile. È stata un’esperienza particolare. Ai tempi di oggi siamo abituati a film con ritmi più veloci e con effetti speciali da dieci e lode. Il film invece è molto lento. Ci può raccontare qualche curiosità a riguardo?

Il film fu presentato alla serata inaugurale della 15a Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia del 1954.

In quale set fu girato il film?

L’intero film fu girato in un unico set, il quale richiese molto tempo di progettazione, alcuni mesi per dire la verità. Il set era lungo 56 metri, per 30 di larghezza, alto 12 metri. Era composto da 31 appartamenti, otto di questi completamente arredati e provvisti degli allacci dell’acqua, della luce e del gas.

Le stanze erano così ben arredate che alcuni degli attori dormirono, anziché nella roulotte dove di solito dimorano, negli appartamenti stessi, giusto?

Sì, una fra questi fu Georgina Darcy che interpretava miss Torso.

Come faceva a coordinare tutti gli attori durante le riprese?

Beh, io lavoravo soltanto nell’appartamento di Jeff, il fotografo protagonista del film, interpretato da James Stewart. Feci indossare agli attori dei vestiti sgargianti in modo da tenerli tutti sott’occhio, anche se da lontano.

È noto che nei suoi film lei fa sempre un’apparizione come comparsa…

Sì, è vero. Cominciai con il film Il pensionante, perché mancavano le comparse e poi non ho più smesso. È un modo per firmare i miei film.

Per quanto riguarda La finestra sul cortile, in quale punto del film ha fatto la sua comparsa?

Verso la mezzora, appaio mentre sistemo l’orologio di uno dei condomini, il compositore.

Che cosa le ispirò la vicenda narrata nel film?

Due storie di cronaca dei primi del Novecento, quella di Patrick Mahon che uccise la sua amante e ne tagliò a pezzi il corpo e quella di Hawley Harvey che uccise sua moglie e che fu incastrato da Scotland Yard, perché aveva fatto indossare i gioielli della defunta moglie alla sua amante.

Quali sono i segreti del suo successo?

Mhmm…studiare ogni particolare per rendere i fatti più verosimili e trovare delle ragioni plausibili dietro ogni delitto e misfatto. Ma soprattutto l’uso della suspense. Non è l’esplosione di una bomba a coinvolgere il pubblico, ma sapere che c’è una bomba che da un momento all’altro potrebbe esplodere.

Grazie signor Hitchcock di averci concesso il suo tempo. Anche se non le è mai stato assegnato un oscar, vogliamo tributarle il nostro simbolico omaggio.

Classe 2A Secondaria