Le S.C.P. (Le strane costruzioni di plastica)

Le S.C.P.

(Le strane costruzioni di plastica)

C’era una volta un piccolo pesciolino colorato che viveva sulla barriera corallina, nell’immenso mare blu. Gli amici lo chiamavano Tattoo, perché da piccolo era rimasto graffiato sul dorso da un vecchio arpione incastrato tra i coralli della barriera.

Tattoo viveva spensierato con la sua famiglia e i suoi avventurosi amici.

Un giorno, mentre stava giocando con i suoi amici ad acchiapparella, si ritrovarono in una zona della barriera corallina proibita dai loro genitori. Infatti, in quella zona i coralli stavano cominciando a perdere i loro colori vivaci, inoltre si trovavano qua e là strane costruzioni che fino ad allora non si erano mai viste. In quella parte di barriera regnava un silenzio tetro e inquietante e i pesci avevano piano piano smesso di andarci perché si trovava sempre meno cibo e l’acqua aveva un colore e un odore strani. 

Quando Tattoo e i suoi amici si resero conto di dove erano capitati, smisero di giocare e cercarono di ritrovare la strada per tornare velocemente a casa; nuota da una parte, nuota dall’altra il gruppo di amici si trovò di fronte a una banda di pesci strani; erano molto grossi, avevano un occhio piccolo e uno molto grande e verde, il loro corpo aveva un colore grigio spento e qua e là spuntavano delle specie di tentacoli violacei. Questi pesci erano intenti a mangiare le strane costruzioni che costellavano questo misterioso posto. Tatoo e i suoi amici, spaventati da quei particolari pesci, cercarono di andarsene quatti quatti senza farsi notare, ma purtroppo le strane creature si accorsero di loro e velocemente li accerchiarono, muovendo vorticosamente i tentacoli. Il pesce-capo della banda tentacolosa, chiese con la sua voce roca e profonda:

– Chi siete? Cosa ci fate piccoli e insignificanti pesciolini nel nostro territorio? Siete forse venuti a rubarci il nostro prezioso nuovo cibo?

Il piccolo Tattoo, con voce tremante e impaurita, cercò di rispondere:

– Nnnoi, ehm, nononn siiamomo qui pepper poportatarvi viiia il cicibo.

– Ah…allora che cosa ci fate qui? Non sapete che questa zona è proibita?

– Ssssiiiii … mmmaaa … nnoi ssttavamo gggioccanddo e pppper sbbagliooo …

– Mhm…ok, sapete, correte un rischio venendo qui, purtroppo degli esseri che stanno all’asciutto hanno buttato questi ‘rifiuti’, così li chiamano.

Tatoo e i suoi amici lo guardarono con faccia perplessa, perciò il capo tentacoloso disse

– Voi siete troppo piccoli, non potete capire … Anche noi eravamo degli avannotti quando questi rifiuti cominciarono ad apparire, all’inizio sembravano cose innocue, anzi ci divertivamo a giocarci a nascondino, col tempo hanno cominciato a rompersi, le alghe e i coralli piano piano sono morti e il cibo scarseggiava, molti nostri amici se ne sono andati, noi abbiamo cominciato a mangiare questi rifiuti e col tempo abbiamo cambiato aspetto, vorremmo non averlo mai fatto, ma non riusciamo a smettere, anzi puntualmente arrivano rifiuti nuovi. Abbiamo sentito che gli esseri che vivono all’asciutto li chiamano plastica.

Tatoo e i suoi amici erano impressionati e dispiaciuti per quegli sfortunati pesci, volevano aiutarli, così proposero loro di lasciare quel posto e seguirli. I pesci tentacolosi però non potevano andarsene, quella plastica li aveva come stregati, non potevano più farne a meno.

Tattoo e i suoi amici tornarono a casa e raccontarono ai loro genitori cosa avevano visto. I genitori si arrabbiarono molto con i pesciolini per essersi allontanati così tanto da casa, ma si impaurirono anche per quello che i figli gli avevano raccontato, avevano paura che quella plastica potesse arrivare anche dove vivevano loro.

Un po’ di tempo dopo quell’avventura, Tattoo e i suoi amici trovarono, vicino a casa, alcune di quegli oggetti di plastica; la comunità dei pesci allora decise che dovevano andarsene dal quel posto e andare a vivere in un luogo più sicuro per tutti, ma mentre si preparavano videro arrivare gli esseri che vivono all’asciutto, tutti i pesci si nascosero pensando che fossero venuti per prenderli; invece gli asciutti cominciarono a raccogliere le cose di plastica e a metterle in delle reti che facevano risalire verso l’alto con delle corde. Dopo aver ripulito tutta la zona dove viveva Tattoo con la sua comunità, se ne andarono.

Tattoo però vide che gli asciutti stavano portando con loro anche i pesci tentacolosi che avevano incontrato qualche tempo prima.

Tattoo e gli altri pesci decisero di non partire e continuarono la loro vita di sempre.

Alcuni mesi dopo tornarono alla Barriera Corallina gli asciutti, i pesci si nascosero di nuovo per osservare cosa sarebbe accaduto; gli asciutti aprirono un retino, dal quale uscirono dei bellissimi pesci dai colori dell’arcobaleno e poi se ne andarono.

Tattoo e gli altri allora uscirono, si avvicinarono ai nuovi pesci e chiesero loro: 

– Chi siete, perché eravate con gli asciutti?

Allora uno dei pesci ridendo si rivolse a Tatto e disse:

– Ciao Tattoo, non ci riconosci? Pensa ai tentacoli viola …

Tattoo capì subito chi erano, ma non capiva cosa fosse successo:

– Come avete fatto a cambiare così? chiese.

Il pesce allora cominciò a raccontare: 

-Gli asciutti ci hanno preso e ci hanno portato in uno strano posto, ci hanno messo in una specie di oceano più piccolo, ma con delle alghe e dei coralli, sembrava la nostra vecchia casa solo un po’ più piccola, c’erano anche altri pesci strani, come eravamo noi, poi con degli strani aggeggi ci hanno ripulito dai pezzettini di plastica che avevamo mangiato, sapete erano ancora nelle nostre pance, non li avevamo digeriti.  Giorno dopo giorno abbiamo cominciato a sentirci meglio e abbiamo cominciato a cambiare colore, i tentacoli sono spariti e gli asciutti erano contenti, ridevano.

Tattoo sentendo tutto questo era molto felice:

-Allora possiamo stare tranquilli, non c’è più pericolo?

Ma il pesce continuò: 

-Purtroppo il pericolo c’è ancora, abbiamo sentito gli asciutti che parlavano degli effetti di questa plastica che viene abbandonata ovunque, nell’oceano, in terra, e dei danni che può provocare, eh noi lo sappiamo bene! Gli asciutti hanno detto che tanti di loro stanno cercando di proteggere il mondo dalla plastica abbandonata, ma ci sono anche tanti ai quali non importa se il mondo diventa triste e grigio. Per fortuna gli asciutti che hanno a cuore il mondo sono tanti e hanno deciso di far conoscere i pericoli della plastica a tutti, soprattutto ai cuccioli degli asciutti perché è importante cominciare da piccoli a rispettare il posto dove si vive, un passo alla volta, partendo dalle piccole cose, ma che tutte insieme diventeranno delle grandi azioni di cambiamento.

Tattoo e i suoi amici stanno aspettando fiduciosi … me, te, ognuno di noi.

 Gli alunni della 5B  Giuliotti