Leggere forte!: intervista a Mariaflavia Casini

Leggere forte!: intervista a Mariaflavia Casini

Chi non ha tra i più bei ricordi d’infanzia quello di aver ascoltato incantato una fiaba raccontata da un genitore o da un nonno? 

Nei giorni 18 marzo e 1 aprile, nel plesso Infanzia  Nino Tirinnanzi di Greve, si sono svolti due incontri con Mariaflavia Casini, volontaria del progetto “Leggere: Forte!”,  che è venuta a trovare i piccoli alunni delle sezioni A e B per regalare loro l’emozione di una storia letta ad alta voce: “Martino il dormiglione” e  “La zucca orca”.

Ecco come i bambini hanno raccontato l’esperienza:

Abbiamo sistemato le sedie e le panchine a forma di cerchio,  poi, per prepararci all’ascolto abbiamo cantato il rituale “una canzone che ci piace tanto”, quindi tutti pronti con occhi spalancati, orecchie ben aperte e bocca chiusa per goderci le storie che ha letto la maestra Flavia. Le storie ci sono piaciute tanto… abbiamo ascoltato con piacere… tutti felici e contenti di conoscere le sue storie.

Brava Flavia, ti aspettiamo di nuovo!

Noi della redazione de “La Piazza” abbiamo intervistato Mariaflavia Casini per saperne di più sulla sua attività. 

Flavia ci ha spiegato quanto sia importante la lettura ad alta voce, perché questa pratica produce effetti positivi sui bambini e sui ragazzi favorendone il successo dei percorsi scolastici e di vita,  inoltre aiuta le persone di qualsiasi età, che sono in difficoltà con la lettura, a non rinunciare a questa passione  grazie all’aiuto  di qualcuno che legga per loro.

Flavia fa parte dell’associazione: Leggere ad Alta Voce (LaAV), che raccoglie volontari che operano come lettori in luoghi pubblici, le scuole, ma anche case di riposo, ospedali e altri spazi come questi.

I volontari LaAV portano avanti il progetto Leggere: Forte! promosso dalla Regione Toscana, che mira a diffondere la lettura a voce alta nelle scuole. 

L’iniziativa è nata grazie al professore Federico Batini, dell’Università di Perugia, il quale ha iniziato a chiedersi se leggere ad alta voce potesse cambiare aspetti dell’apprendimento e la risposta a cui è giunto tramite le sue ricerche è “Sì!” 

Il progetto è stato presentato nelle scuole materne ed elementari della Toscana dove è stato spiegato quali sono i risultati che si ottengono con la lettura ad alta voce, rispetto a quando leggiamo da soli silenziosamente. Questo ha portato le insegnanti a leggere ad alta voce ai propri alunni e i risultati si sono visti: attenzione più alta, apprendimento migliore, sviluppo delle capacità relazionali e anche maggiore interesse. 

Infatti Flavia ci ha spiegato che, con la lettura ad alta voce, l’apprendimento è di gran lunga maggiore, ad esempio si ricordano le cose per più tempo. Per cui, ad esempio,  se un professore ci fa studiare due capitoli di storia, sicuramente se li leggiamo la prima volta ad alta voce, l’argomento ci rimarrà meglio impresso nella mente.

L’ascolto della lettura ad alta voce, infine, aiuta molto anche a livello psicologico, la lettura stessa aiuta, basta trovare argomenti che ci piacciono. 

Per far sì che l’ascolto rappresenti sia un momento “speciale”, creare aspettativa e  aiutare la concentrazione degli alunni, nelle scuole dove si pratica la lettura a voce alta la classe si prepara attuando alcuni piccoli “rituali”: massaggiarsi le tempie, accendere una candela (per creare atmosfera), sedersi all’aria aperta, scegliere un abbigliamento particolare.  Ci sono delle strategie per mantenere alta l’attenzione degli ascoltatori anche più piccoli e i racconti di paura sono quelli che riescono a coinvolgere maggiormente i bambini. 

Flavia ci ha detto che è bellissimo vedere la felicità negli occhi delle persone che non possono, o non riescono a leggere, quando al posto loro ci pensa qualcun altro. Ma come ha scoperto la passione per il volontariato? Secondo lei tutti abbiamo una passione dentro, e se siamo persone che tengono “le porte aperte”, basta un incontro casuale perché questa venga fuori. Il volontariato ha  un effetto “terapeutico”, cioè fa star bene  e non solo per chi ne è oggetto, ma anche chi lo pratica. 

Per fortuna l’associazione va avanti nonostante un ostacolo come il covid, perché un virus non può ostacolare la felicità delle persone!

Grazie alle maestre Grazia e Claudia delle sezioni A e B della Scuola Infanzia Tirinnanzi di Greve

Galleria Fotografica:

Diego Castellani, 3A secondaria.