Noi l’intercultura la viviamo così!

Noi l’intercultura la viviamo così!

A due settimane dall’accoglienza del gruppo tedesco di Veitshöchheim, la 2 e 3 C hanno fatto visita alla scuola partener in Germania. Durante una mattina a scuola i docenti hanno chiesto alle classi (51 alunni), riunite in un’aula polifunzionale, di redigere un articolo a più mani sull’esperienza dello scambio. I ragazzi hanno iniziato scrivendo un testo individuale in tedesco con le loro impressioni. Poi gli amici di Veithöchheim hanno aiutato i loro compagni italiani a correggere i testi. I lavori più significativi sono stati letti a voce alta. Successivamente un gruppo misto, composto da 2 alunni di Greve e 2 di Veitshöchheim, ha redatto il seguente articolo. I cognomi di questi ragazzi parlano chiaro …. Quanti sono davvero tedeschi e italiani doc? … Pochi! In realtà questi alunni hanno origini diverse, rumene, albanesi, turche, polacche, statunitensi etc. Molti di loro professano anche religioni diverse (cattolica, musulmana, evangelica etc). Eppure insieme sono stati bene e hanno deciso di rincontrarsi presto perché hanno capito che scambio significa soprattutto crescita. (Cristina Turchi)

Lo scambio ha costituito per noi un grande arricchimento. Ogni giorno siamo diventati un po’ più sicuri, sia nella lingua sia nei rapporti con gli studenti che con le famiglie ospitanti. Abbiamo conosciuto nuove culture e compreso che la lingua è importante per lo scambio. “C’è stato un momento in cui non capivo nulla e ho dovuto cercare di comunicare in inglese con la famiglia”. Ne è valsa la pena impegnarsi nello scambio. Non si dovrebbero avere pregiudizi, ma farsi delle opinioni solo sul posto.

Il sistema scolastico in Italia è diverso rispetto alla Germania. In Italia c’è la scuola elementare e dopo cinque anni i ragazzi vanno alla scuola media, dove restano per tre anni. Dopo vanno al liceo, alla scuola tecnica oppure alla scuola professionale. Le lezioni sono dalle 8 alle 14 e durano dai 50 e ai 60 minuti. Ci sono due pause. In Germania invece i ragazzi vanno per 4 anni alla scuola elementare e poi o alla scuola professionale o a quella tecnica, oppure al liceo. Le lezioni normalmente sono dalle 8 alle 13, alcuni giorni fino alle 16 e durano 45 minuti. Le materie sono abbastanza simili. I ragazzi italiani alla scuola media hanno inglese e una seconda lingua straniera, tedesco, francese o spagnolo.

Il cibo in Italia è più buono che in Germania, soprattutto la pizza italiana, la pasta e le varietà di frutta e verdura. L’orario della cena invece è diverso. In Germania si mangia fra le 18 e le 19, mentre in Italia non si inizia prima delle 20. La colazione in Italia consiste per lo più di qualche biscotto con caffè, cappuccino, tè o latte, mentre in Germania si mangiano anche affettati e formaggio a colazione. Una cena tedesca tipica è: cotoletta con patate fritte, ketchup e insalata. Una cena italiana invece: prima la pasta con una salsa, poi la carne, qualche volta anche pesce, con patate, verdura e insalata. Come dessert si mangia frutta o dolce. Durante i pasti si beve acqua minerale non gassata.

Abbiamo visitato Firenze. Siamo rimasti particolarmente impressionati dal Duomo che ci ha affascinato per i colori bianco e verde del marmo di Carrara e dal Giardino di Boboli.

Allo stesso modo i ragazzi italiani in Germania hanno visitato due città tedesche: Würzburg e Rothenburg. A Würzburg abbiamo fatto una visita guidata alla città con il professor Möller e poi nella residenza (lo scalone con i dipinti di Tiepolo, la sala dell’imperatore, e la Sala Verde). Poi siamo andati al mercato e abbiamo mangiato un bratwurst. Ci è piaciuto davvero tanto! A Rothenburg ci è piaciuta molto la torre del comune con il suo carrillon e il Museo Criminale. A Veitshöchheim siamo stati invitati dal sindaco e abbiamo pranzato nel ristorante ubicato nelle cantine del municipio.

Noi, ragazzi di Greve, siamo molto contenti di aver potuto fare questo scambio. Siamo stati ricevuti in maniera davvero ospitale e tutto ciò ci è piaciuto molto. È un’esperienza che non dimenticheremo mai. Abbiamo imparato molto e vorremmo restare in contatto con i ragazzi tedeschi.

Noi, ragazzi di Veitshöchheim, troviamo gli italiani molto simpatici, carini, divertenti, ospitali e vorremmo restare in contatto con loro e forse tornare a far loro visita. Siamo molto contenti di aver potuto partecipare allo scambio perché abbiamo imparato molto e fatto nuove esperienze.

P. Tempesti, C. Batisti, T. Schmitt, N. Selbach