UN ANIMALE SORPRENDENTE
L’animale di cui ho deciso di approfondire le mie conoscenze con la ricerca di Scienze,
durante le vacanze di Natale, è un animale pieno di curiosità, vive al Polo Nord ed è molto
famoso per la sua pelliccia bianca e la sua grande mole.Avete capito di quale animale si tratti?
Sì, è proprio l’orso polare!
Ma cos’è che ha di così interessante? Scopriamolo insieme.
È un animale di grandi dimensioni, può arrivare a pesare fino a 700 kg, vive
esclusivamente negli ambienti freddi e si trova nei seguenti paesi: Canada, Alaska,
Islanda, Danimarca, Svezia, Russia e Groenlandia. Le temperature del suo habitat
naturale variano dai -50 agli 0 gradi in estate.
È un animale diurno, è il più grande carnivoro terrestre e vive da solo, non in branco.
L’orso polare (o orso bianco) è riconoscibile dalla sua pelliccia che, a prima vista, sembra
“bianca”, anche se dobbiamo sapere che i peli non sono pigmentati di bianco, ma sono
cavi, quindi privi di colore. Un altro fatto interessante riguardante la sua pelliccia è che, se
viene fotografata con luci ultraviolette, appare nera: questo è dovuto al fatto che l’orso
bianco possiede l’epidermide nera. L'esemplare più anziano di cui abbiamo traccia è
vissuto fino all’ età di 43 anni.
Ha un morso molto potente, possiede 42 denti e, quando morde, può esercitare una
pressione pari a 560 kg. È un ottimo nuotatore e può arrivare a molte miglia dalla costa in
cui si trova: nuota dai 3 ai 4 km/h.
Fuori dall’ acqua, invece, arriva a correre fino ai 50 km/h.
La femmina incinta trascorre la maggior parte della gravidanza in una buca nella neve; alla
nascita i cuccioli possono essere fino a 4. I cuccioli non lasciano la madre fino all’ età di 2
anni; prima di questo momento, le madri insegnano loro a sopravvivere alla rigidissime
temperature. Le femmine si dicono completamente mature dai 5 anni, invece gli esemplari
maschi dagli 8.
L’alimentazione dell’orso polare è prevalentemente carnivora: non beve acqua poiché non
ne ha a disposizione nel suo habitat, perciò beve il sangue delle sue prede.
La sua dieta comprende diversi tipi di animali, come trichechi, piccole balene, narvali e
uccelli marini, però per via dell’ inquinamento, purtroppo, a volte, gli orsi bianchi hanno
ingerito anche pezzi di plastica.
Nel 2016 gli Stati Uniti d’America hanno inserito l’ orso polare tra le specie protette.
Secondo alcuni studiosi, la loro specie potrebbe estinguersi entro il 2050: il problema
maggiore deriva dall’habitat formato da ghiaccio, che, con l’innalzamento delle
temperature, si sta pian piano sciogliendo.
Esiste anche la giornata mondiale dell’ orso polare, che si festeggia il 27 febbraio.
L’orso è stato classificato come vulnerabile ed è ad alto rischio d’estinzione, infatti è uno dei
simboli cardine contro la lotta al cambiamento climatico. Dalle ultime analisi effettuate,
risulta denutrito a causa delle violente modifiche del suo habitat. Ad oggi ci sono molti
organizzazioni no profit che cercano di sensibilizzare le persone al problema.
“È stato molto interessante svolgere questa ricerca, poiché grazie ad essa ho appreso
nuove conoscenze sull’orso polare.”
Emma IIB