Interviste da sogno…

Interviste da sogno…

Interviste “da sogno”…

Qualche settimana fa la terza C si è divertita ad intervistare gli “abitanti” della scuola secondaria di primo grado. Professori, bidelli e, ovviamente… la Dirigente! Ecco alcuni dei segreti che hanno rivelato ai loro intervistatori, tra sogni, speranze e qualche rimpianto! 

La dirigente scolastica, prof.ssa Rossella Aiello

Quando ero piccola, sognavo di diventare una pediatra per curare i bambini. Adesso mi piace molto il mio lavoro, soprattutto il rapporto con i docenti e con gli alunni e mi piace prendermi cura della scuola. Prima di diventare dirigente, sono stata avvocato e insegnante. Il mio lavoro è molto impegnativo, ma riesco ad avere del tempo per me; amo passarlo a leggere, viaggiare, uscire con le mie amiche, vado in palestra, ma soprattutto organizzo progetti per questa scuola. Ai miei studenti auguro di avere un percorso sereno e una vita di successo, di cui siano orgogliosi.

Prof.ssa Antonella Astorri

Quando ero molto piccola, sognavo di diventare un pirata… oppure un cowboy! Alle superiori ho frequentato il liceo scientifico, anche se volevo fare l’artistico. Le mie materie preferite erano italiano, arte e scienze, mentre quella che odiavo di più era fisica. Prima di diventare un’insegnante mi sono dedicata per molti anni alla ricerca storica, in particolare sul Medioevo, un periodo che mi ha sempre affascinato. Ho collaborato con diverse università, anche straniere, e con case editrici,  e pubblicato diversi saggi e libri di argomento storico. Il mio sogno più grande è legato al mio lavoro… anche se mi piace molto stare con i ragazzi  spero di andare in pensione e di avere più energie da spendere con il mio nipotino. 

Prof. Giuseppe Di Miceli 

Quando ero piccolo, sognavo di diventare un ingegnere perché mi piaceva molto il lavoro di mio zio. Non andavo benissimo a scuola, avevo la media del sette scarso, la mia materia preferita era letteratura, infatti agli esami per l’università ho dato scienze e italiano. Ho fatto un po’ di lavori, il geologo per due anni (appena laureato), poi l’impiegato in un’azienda bancaria per otto anni e poi il prof. di matematica. Il mio lavoro mi lascia un po’ di tempo libero e lo dedico alla mia famiglia, ad esempio aiuto mio figlio a fare i compiti, mi piace anche guardare programmi televisivi e giocare a tennis. 

Prof. Erik Franchi

Quando ero piccolo, sognavo di diventare una bella persona e di essere  felice. Ho scelto il liceo scientifico in Garfagnana. Le mie materie preferite erano storia dell’arte e italiano, mentre quella che odiavo di più non esisteva, perché bene o male mi piacevano tutte. Amo molto il mio lavoro, infatti mi sono licenziato per fare il professore e quel che mi piace di più è la possibilità di contribuire davvero a migliorare il mio paese. Prima sono stato consulente aziendale, regista di teatro, responsabile di stagioni concertistiche e festival musicali. Ho tanti sogni ed uno è quello di riuscire a fare la differenza verso il percorso di felicità dei miei alunni.

Nicola, collaboratore scolastico

Quando ero piccolo, sognavo di diventare un buon lavoratore ed un militareHo fatto ragioneria e a scuola andavo discretamente, avevo la media del sette. Del mio lavoro mi piace mantenere l’ambiente pulito. Per i ragazzi mi auguro che studino e diventino migliori.

Teresa, collaboratrice scolastica

Quando ero piccola, sognavo di diventare una psicologa. Andavo molto bene a scuola, preferivo italiano, mentre odiavo la matematica. In passato ho fatto anche l’aiuto cuoca. Mi piace molto il mio lavoro, soprattutto sgridare i ragazzi che non lasciano le classi pulite!!! Nel tempo libero mi prendo cura dei miei tre cani e del mio orto. Il mio sogno è vivere fino a cent’anni per rompere le scatole agli studenti!

Prof. Andrea Cardinali 

Quando ero piccolo, sognavo di diventare un calciatore. Andavo bene fino alla seconda superiore, poi ho dato più spazio al calcio, togliendo del tempo allo studio. Non ho mai odiato alcuna materia, tuttavia c’erano dei professori che non avendo capito come ero, non hanno saputo appassionarmi a ciò che insegnavano. Mi piace molto il mestiere dell’insegnante, perché fa invecchiare in maniera divertente, dà la possibilità di stare nelle abitudini e nei sogni degli studenti e ritengo che sia il mestiere più importante al mondo. Ho svolto altri lavori come il magazziniere, il contadino, il giornalista, l’educatore, l’operaio in fabbrica, il social media manager e l’organizzatore di eventi. Il mio lavoro è molto impegnativo, ci vuole tanta energia, passione e un’infinità di pazienza, ma non si può fare nulla senza Good Vibes! Alcuni sogni legati al mio lavoro sono quello di diventare ogni anno un professore migliore, di scrivere un libro sul mondo della scuola e di creare una famiglia. 

Prof.ssa Silvia Manuguerra

Quando ero piccola, sognavo di diventare medico, poi volevo essere una giornalista e tuttora lo vorrei. Nonostante sapessi che sarebbe stato difficile, ho scelto il liceo classico. Mio zio mi incoraggiava dicendo che ce la potevo fare e mi ispiravano i libri di latino e greco. All’inizio non andavo molto bene a scuola, avevo voti bassissimi, come il tre, ma questo mi ha incoraggiato e così ho iniziato ad avere bei voti. Mi piace molto il mio lavoro, riuscire a comunicare agli studenti quello che mi appassiona; mi rende felice vedere che loro riescono a capire ciò che dico e avvicinarli all’inglese. Mi auguro che siano curiosi, che non si scoraggino mai e che credano sempre in loro stessi, che si appassionino nello scoprire argomenti nuovi e che si ricordino sempre il detto: “Chi semina raccoglie”. 

Prof.ssa Caterina Nencetti

Quando ero piccola, sognavo di diventare una maestra, poi un’archeologa e alle medie una cantante. A scuola avevo dei bei voti, a parte il primo anno di superiori in cui ero una schiappa a matematica, ma alla fine sono arrivata al nove! Mi piace molto il mio lavoro, soprattutto fare progetti con i miei alunni e passare il tempo con loro, mi piace che la classe, come il teatro, permetta di lasciare tutto il resto dei problemi “fuori”. Ho svolto altri lavori, al bancone della pasticceria di mio zio all’università. Il mio lavoro mi lascia un po’ di tempo, ma non tanto. Amo passarlo con la mia bambina Lea, di un anno e mezzo e in generale con la mia famiglia oppure leggendo, andando a teatro e al cinema.

Prof.ssa Cecilia Poggiolini

Quando ero piccola, sognavo di diventare una professoressa di motoria. Avevo una prof. di educazione fisica che si vestiva con gonne e calze e che non ci insegnava nulla, mentre il professore che le altre classi avevano era molto bravo, quindi ho sempre sognato di aprirmi a questo contesto. Alle medie ero bravina, sono passata con ottimo, ma a volte facevo la furbetta e non studiavo. Mi piace molto stare con i ragazzi. L’anno scorso ho insegnato per le quinte elementari. È un lavoro impegnativo, soprattutto per la responsabilità. Adesso sogno di diventare professoressa di ruolo, ma vorrei anche comprare casa con i miei risparmi. Ai miei studenti auguro ogni bene, sia stretto che largo! Mi auguro il meglio per mia sorella e per la sua bambina perché poco fa sono diventata zia. Spero che rimangano in buona salute sia i miei genitori che i miei nonni e spero di creare una famiglia col mio ragazzo.

Prof.ssa Silvia Cusmano

Quando ero piccola, sognavo di fare la falegname e da più grande l’architetta. In precedenza ho insegnato all’università per dieci anni e ho studiato la storia della città ed il paesaggio. Faccio un lavoro impegnativo perché non ho orari fissi e spesso mi porto del lavoro da fare a casa. Passo il tempo libero con i miei “maschioni”. Con il mio lavoro, vorrei contribuire a costruire una società più equa.

Prof. Foca Malta

Quando ero piccolo, sognavo di diventare architetto, perché mi piacevano le costruzioni e mia mamma insegnava architettura. Ho frequentato il geometra, però volevo fare il classico. Fui scoraggiato da mia zia, quindi come ripiego feci il geometra… una scuola di delinquenti! La mia materia preferita era il disegno, mentre quella odiata era matematica. Il mio lavoro mi lascia molto tempo libero e lo passo facendo pesca in apnea, calcio, tiro a segno, lettura, lavori manuali, lavori di falegnameria e soprattutto passo del tempo con mio figlio Emanuele che ha nove anni. I miei sogni attuali sono tutti su di lui.

Prof.ssa Cristina Turchi

Quando ero piccola, sognavo di diventare un’archeologa, perché mi piaceva la storia e perché con una mia compagna di classe credevano che sotto dei cipressi ci fossero dei reperti etruschi. Poi alle scuole medie sognavo di diventare una guida turistica. Mi piace molto il mio lavoro perché mi permette di imparare cose nuove tramite i miei alunni e perché c’è questo scambio che fa impare me e voi. Ho svolto altri lavori come la receptionist di un albergo di lusso in cui soggiornavano persone molto famose. Poi ho lavorato come guida turistica perché mi ero stancata di stare in albergo. Dopo aver fatto questi lavori, sono tornata a studiare storia dell’arte fino ad arrivare a lavorare a scuola. Ci sono altri sogni legati al mio lavoro, come quello di vedere diventare la scuola media Montessori e, quando avrò finito di lavorare, voglio prendere una seconda laurea in storia dell’arte. Ai miei studenti auguro di poter uscire di qui con una passione e di riuscire ad esaudire i loro sogni.

A cura della classe 3c