Dario Cecchini, di Panzano in Chianti, è uno dei macellai più noti al mondo, ed è conosciuto soprattutto per la sua teoria che afferma che “nell’intero corpo di una mucca ogni parte può essere consumata e nessuna deve essere buttata”. Inoltre, nel periodo di quarantena, il famoso macellaio si è dato alla letteratura, con lo scopo di scrivere per far passare il tempo. Cecchini ha scritto infatti due gialli molto suggestivi, ovvero ”L’enigma della vacca intera” e ” Il mistero della finocchiona a pedali ”.
Dato che “il Cecchini” è una “gloria” del nostro territorio, abbiamo pensato di intervistarlo per conoscere la sua particolare storia.
Com’è nato il Dario Cecchini che conosciamo oggi? In che modo ti sei appassionato al tuo lavoro?
Ma sai, io sono l’ottavo di una generazione di una famiglia di macellai, sono nato nella casa di fronte dove ora c’è il ristorante, mi son trovato orfano di babbo e di mamma a diciannove anni. All’epoca studiavo in un’università di Pisa e mi sono adattato a questo lavoro, ho cercato sempre di rimanere a Panzano, come ho intenzione di fare per il resto della mia vita e poi piano piano le cose crescono, tante idee, tanti sviluppi, che vedete anche voi, e ora son qui.
Grazie a che cosa sei diventato famoso?
Grazie probabilmente al fatto che il prossimo anno sono cinquant’anni che lavoro da solo, e anche penso di aver avuto buone idee per il mio lavoro, di averle messe in pratica, di aver avuto fantasia, capacità e fortuna. Macchiavelli diceva che il 50% del successo di un’impresa è la capacita e l’altro 50% è la fortuna.
Quanto sei appassionato alla terra in cui sei nato? Quali cose ti trasmettono le emozioni più belle?
Svegliarsi tutti i giorni a Panzano, vivere a Panzano, Paolo il nostro barbiere di ottantaquattro anni che mi sistema i baffi, vedere le persone che mi hanno visto crescere e con cui sono cresciuto io. Adoro vivere a Panzano. Mi trovo bene qua, è il mio centro di mondo.
Come ti sei appassionato al mondo della letteratura? A quali opere ti sei ispirato per scrivere i tuoi due libri?
Ma sai, i miei due libri li ho scritti insieme ad un amico, cioè Alessandro Rossi, che è un giornalista. Ho scritto questi libri in un momento complesso per la vita di tutti, che avete passato anche voi. Sto parlando della pandemia, quando non c’era lavoro e bisognava inventarsi qualcosa per tenere il cervello allenato. Inoltre, raccontare la vita del paese con tutti i personaggi veri e inventarsi queste storie da libro giallo è stato stupendo e memorabile. La letteratura mi piace, io ho studiato letteratura, ho fatto il liceo e mi è rimasto dentro. Ovviamente mi sono ispirato anche al padre della nostra lingua, ovvero il celebre Dante Alighieri. Come è possibile non prendere spunto da una figura così importante!
Come ti è sembrata questa intervista?
Ottima. Siete bravissimi. Sicuramente non so se lo sfrutterete, ma avrete un futuro davanti anche in questo campo.
Un particolare ringraziamento all’ ANTICA MACELLERIA CECCHINI e al celebre
DARIO.
Panzano in Chianti, 30/04/2024
Mattia Soldani e Omer Krasniqi, 2B