UN FURTO COMPLICATO

UN FURTO COMPLICATO

La sera del 22 giugno a New York la signora Giulia si stava preparando per andare ad una
festa con la sua migliore amica Anastasia. Era nella sua villetta, al piano superiore, in
bagno, con un bel vestito grigio lungo fino alle caviglie e una cintura d’oro stretta al bacino.

Era già truccata e quasi pronta, doveva soltanto mettersi una collana e andare in bagno.

Aveva un bellissimo bagno, tutto nero a quadretti, con due lavandini, due specchi e tre wc,
dei prodotti per la cura della pelle e un cofanetto con dei gioielli, un po’ di orecchini, dei
braccialetti e delle collane. Doveva mettersi la sua collana, ma per il troppo ritardo se ne
scordò, allora chiuse la porta di un bagno, e una mano misteriosa con un guanto nero li
prese e ne rubò uno.

Ma attenzione! Non erano gioielli normali presi a delle bancarelle per strada, erano gioielli
preziosi, del valore di tremila euro, perciò molto alto.

Chiamò il suo autista e con la voce tutta affannata gli disse:

“Corri, vieni a prendermi! Sono in ritardo!”
“Bene, sono già con Anastasia, adesso arrivo!” disse l’autista.

Finita la festa Giulia ritornò a casa, si cambiò e quando volle mettere a posto i gioielli si
accorse di non averne più alcuni, cercò in tutta casa ma non li trovò.

Passò la notte in bianco con molta agitazione. La mattina seguente, chiamò la  detective
più conosciuta in tutta New York, Sara Rossi, una sua amica d’infanzia con la quale per
fortuna non aveva mai perso i rapporti e fece arrivare anche la sua fedele amica
Anastasia.

La detective giunse dopo pochi minuti, Sara era una ragazza di più o meno trent’anni,
aveva i capelli castani e gli occhi blu. Quando arrivò, Giulia era a piangere disperata sul
letto, con tutto il mascara colato sulla faccia.

Prima di tutto Sara, che come si sa era sua amica, la consolò, la tranquillizzò e le promise
che sarebbe riuscita a scoprire chi era stato; allora Giulia le raccontò tutto l’accaduto,
mentre Sara scriveva sul suo quaderno degli appunti.

Dopo un po’ arrivò Anastasia, era preoccupata, ma mai come lo era Giulia.

Sara le chiese:

“Chi c’era con te? C’era qualcuno che sapeva dove tenevi i gioielli?”
“Sì, tre persone soltanto” rispose Giulia  
“Ecco, puoi dirmi i nomi?”
”Certo, lo sapevano Anastasia, il mio maggiordomo Alessandro e il mio migliore amico Giacomo” disse Giulia alla detective.
“Lo sai che non sono stata io vero, Giuly?” disse Anastasia
“Sì, sì, stai tranquilla, Anastasia!” rispose Giulia 
“Ora devo solo fare un piccolo interrogatorio agli tutti gli altri sospettati” commentò Sara “Grazie mille!”
“Di niente!” rispose la detective.

Una volta arrivati tutti, iniziò l’interrogatorio.

Come prima persona Sara decise di interrogare Anastasia.

“Buongiorno Anastasia, come sai, siamo qui perché sono stati rubati dei gioielli. Giulia mi ha detto che sapevi che teneva i gioielli nel cofanetto. Dove eri quella sera?” chiese Sara
“Mah… Mi sembra strano che sospetti della sua migliore amica! Voglio dire, sono la sua migliore amica, come potrei farle una cosa del genere?!” rispose innervosita Anastasia
“Infatti, non lo so… ma non hai risposto alla mia domanda, allora dov’eri quella sera?”
“Quella sera ero dal mio ragazzo in ospedale perché era caduto dalla moto!” rispose Anastasia
“Va bene, perfetto, grazie!” aggiunse Sara.

Ora era il turno del maggiordomo, e senza neanche far aprire bocca alla detective Sara,
disse furiosamente:

“Io non sono stato! Basta! Devo lavorare!”.
“Certo, le ruberò solo qualche minuto, posso?” chiese Sara
“No, non può!” rispose sempre più innervosito il maggiordomo.

Allora Sara capì che non era il caso di insistere.

Subito dopo toccava al il migliore amico di Giulia, Giacomo:

“Salve, ci conosciamo? Mi pare di averla già vista da qualche parte, è possibile?” chiese la detective incuriosita 
“No, non credo comunque mi chiamo Giacomo Lucci, non credo abbia sentito il mio nome, oppure sì, sa, sono così famoso!!!”
“Giacomo Lussi????? Lei ha avuto già precedenti penali per dei furti commessi o mi
sbaglio?”
“Sì, sono proprio io, ma questa volta sono pulito, lo giuro, comunque, come fa a
conoscermi?”
“Ci siamo già incontrati, ho seguito un caso proprio per lei, non si ricorda?”
“No, sinceramente non mi ricordo, senta ma perché siamo qua?”
“Ah già! Che sbadata! Quasi dimenticavo! Dov’era lei la sera in cui sono stati rubati i gioielli?” chiese la detective 
“Mah… ero a casa mia a guardare dei film horror!”
“Ne è sicuro??” 
“Certo che sì! ; rispose Giacomo. 

A quel punto Sara non sapeva che pista seguire, i suoi due sospettati maggiori erano
Giacomo e il maggiordomo, Giacomo aveva l’aria di avere rubato i gioielli e dei precedenti
penali, ma anche il maggiordomo poteva essere stato, aveva l’aria di non voler dire niente.

Dopo questa riflessione, Sara andò a parlare con Giulia: 

“Giulia, qua si possono sentire? La stanza deve essere assolutamente insonorizzata!”
chiese Sara preoccupata
“Sì, certo, perché? Hai scoperto qualcosa?”
“No, non ho scoperto nulla, ma ho un’idea che ti spiazzerà”
“Dimmi tutto, ti ascolto!”
“Allora, nascondiamo delle telecamere nel bagno, vediamo se il ladro riporta i gioielli, sono sicura che il ladro tornerà! Ti va bene come idea?” chiese Sara
“Sì, anche se è folle, mi piace!” rispose urlando Giulia
“Perfetto! Piazzo ora le telecamere, tienimi lontani tutte le persone che ci sono nelle altre stanze!” disse Sara. “Certo, ci penso io!” rispose elettrizzata Giulia.

Mentre Giulia teneva lontane le persone, Sara montò le telecamere nel bagno. Dopo ore e
ore ad aspettare che qualcuno arrivasse, la detective stava perdendo le speranze, ma…

Ecco! Qualcuno era entrato nella stanza! Erano le 2:57 di notte e gli occhi della detective,
quasi chiusi, capirono che era…

SECONDA PARTE

ANASTASIA?!?!?! Era davvero Anastasia?? Stava rimettendo a posto le collane e gli
orecchini; meno male che Sara aveva registrato tutto. C’erano le prove a disposizione,
allora la mattina seguente si recò di corsa da Giulia e le chiese di portare anche i tre
sospettati.

Sara andò subito al punto, dicendo: “Eccoci qua, vado molto veloce sul dire chi è stato”
fece vedere il video a tutti quanti e capirono che era stata Anastasia, la cosa strana fu che
lei confermò subito:

Sì, è vero, sono stata sempre gelosa di Giulia, lei è bella, ricca e
simpatica, io invece non sono nulla. Credevo che prendendo i suoi gioielli mi sarei sentita
bella almeno per un giorno, poi però se non avesse messo in mezzo questa detective, i
suoi gioielli non li avrei riportati!”

Giulia era triste e delusa ma non era sola, quindi si trattenne dal piangere.

Così i suoi gioielli erano tornati al loro posto, Sara era fiera di aver risolto un nuovo caso.

Che gioia e felicità aveva provato la detective! Giulia ringraziò infinitamente Sara e lei si
scusò con il maggiordomo e con Alessandro per aver dubitato di loro.

di Guia carrai,Sofia cecionesi,Yasmin idar e Albina shala